Italici user, in questo thread! Parliamo di letteratura italiana non tradotta, critichiamo i nostri racconti...

Italici user, in questo thread! Parliamo di letteratura italiana non tradotta, critichiamo i nostri racconti, scambiamoci storie senza il pregiudizio dell'anglosfera!

Cosa state leggendo/scrivendo?

Io sto approfondendo Giorgio Manganelli, al momento la Letteratura come Menzogna e Encomio del Tiranno - ho appena finito di scrivere una tesina per un corso.

Sono americano ma ho appena finito lo studio della lingua e cultura italiana all'università.

Ieri, ho letto due cornici di Boccaccio (dal suo Decameron). Preferisco le opere filosophiche del 19th secolo come Pirandello.

Hai letto Leopardi? Mi pare di capire sia molto amato negli Stati Uniti.

Baricco is God

Well yes if your God's an idiotic simpleton

Ayyy, anch'io mi sono appena laureato in italiano (sono belga). Bravo!

Che cosa pensate di Sandro Veronesi? Qua in Belgio è considerato uno degli scrittori italiani più importanti di questi tempi, ma non ho letto niente dei suoi libri. Lo chiedo perché nella stessa lista c'erano anche Baricco e Fabio Volo , quindi non so.

Che libro non tradotto mi consigliete? Un giorno vorrei provare a tradurre dall'italiano, ma non sono bravo a decidere se un libro appena uscito merita essere letto o no.

Ho appena iniziato Se questo è un uomo di Levi. Ho letto tipo 15 pagine quindi perora mi tengo il giudizio.

Guarda, Veronesi in Italia non lo conosce nessuno - almeno, nessuno nel mio circolo di conoscenze (studio filosofia, la maggior parte della gente con cui parlo legge parecchio).

Se vuoi leggere qualcuno di grande e non tradotto, ti consiglio o Gli Esordi di Antonio Moresco o (se ti senti molto MOLTO sicuro del tuo italiano) Hilarotragoedia di Giorgio Manganelli, che puoi facilmente trovare in pdf.

Leopardi occupa uno spazio molto strano nel mio cuore.

Studiavo più i classici come la divina commedia, il principe, la poesia del medioevo,etc.

Un buon libro moderno è Lettera a un bambino mai nato; si tratta di una donna incinta che deve affrontare una gravidanza difficile. Lo stile è abbastanza semplice da tradurre e parla dei argomenti più filosophici come il valore della vita e la differenza fra uomo e donna.

Lettera a un bambino mai nato è della fallaci giusto? Figura complessa e controversa.

Comune dev'essere difficile leggere classici imparando la lingua, io sono un autodidatta di alto livello in inglese e qualche volta ho problemi nel comprendere le espressioni di Chaucer, ad esempio.

Mario 64 is art.

Grandpa was italian, can comprehend simple text
Are there easy books to start diving in italian? Already read pinocchio

ma voi dove scaricate gli ebook?

Io non ho paura, a gramatically simple novel that's still a good read for youth and adults alike. Excellent book to practice and learn basic Italian. From there I would recommend "va dove ti porta il cuore", similarly simple and straight forward but with a deeper level of thought and emotion

Non sono lui, ma da italiano mi pare di aver capito il contrario. Leopardi è incredibilmente sottovaluto all'estero.
Da noi è forse il più conosciuto dopo Dante e forse il più amato, anche solo per l'ironia che genera la sua miseria.
Speravo che il film Il giovane favoloso, a prescindere dai giudizi che ognuno di noi può avere su di esso, fosse selezionato come film italiano per gli Oscar di quest'anno perché almeno anche gli americani avrebbero cominciato ad interessarsi a lui.

Guarda, probabilmente hai ragione - più che altro ho sempre pensato al fatto che è spesso citato come ispirazione di molti pensatori occidentali (Schopenhauer e Nietzsche per dirne un paio), quindi immaginavo fosse conosciuto anche altrove. Poi magari mi ha solo impressionato il fatto che abbiano tradotto lo Zibaldone due anni fa.

Idem. Ho notato invece che l'autore più letto, conosciuto e forse amato (oltre a Dante che di fatto è un meme su Veeky Forums) è Calvino. Interessante come invece nessuno o quasi conosca quelli che in Italia vengono considerati i "grandi" fra Otto- e Novecento, cioè Carducci, Pascoli, D'Annunzio (che sarebbe un meme perfetto se lo conoscessero gli ameritards) ecc. Forse solo Svevo e Pirandello hanno un minimo di presa, e credo che Svevo sia passato agli anglofoni via Joyce.

Italici amici, sfrutto questo thread per chiedere consiglio su una questione pratica a cui ancora non ho trovato una risposta definitiva.

Pensate che varrebbe la pena fare Filosofia all'università? Sia chiaro che ovviamente la amo come disciplina, in tutte le sue forme, e varie persone mi hanno detto che su questa strada sarei portato persino per il Dottorato.
Tuttavia il costante stare a contatto con gli STEMfags, le statistiche ridondantemente negative che ci presenta la madrepatria, e i miei stessi prof di Filosofia che mi sconsigliano di fare i loro errori, mi indispongono non poco verso questa scelta. Sono sicuro che molta della gente che sceglie Filosofia è fatta di grana incompetente, del tipo normie che prendono una materia umanistica giusto per laurearsi in qualcosa e ottenere il pezzo di carta: dopo o si ritrovano come professori precari o fanno qualcosa che non ci azzecca niente.

Io dalla mia ho un'ottima capacità di reinvertarmi, spirito d'iniziativa e perfetta conoscenza dell'Inglese, perciò nel caso potrei anche andare all'estero, ma dal momento che a livello economico non sono messo propriamente bene, lo scoglio della percentuale di disoccupazione è ovviamente difficile da superare.

Voi che mi dite? C'è qualcuno qui che vive effettivamente dentro questo ambiente e puó darmi dati più precisi e spassionati?

Non andare all'università in generale

Allora, non posso essere precisissimo stasera perchè sono decentemente sbronzo e fatto (traine le conclusioni che vuoi, trovo sia onesto premetterlo), se il thread domani esiste ne riparleremo meglio.

Faccio Filosofia da due anni alla Ca' Foscari di Venezia, e posso solo dirti che la mia vita, in ogni suo aspetto, è migliorata. So che stai cercando consigli più prettamente economici, ma se hai la possibilità concreta di sceglierla come facoltà (prova ad accedere, come ho fatto io, a un ente di merito, un collegio, che ti agevoli l'esperienza. il mio mi paga retta e alloggio, per dire) allora non posso che dirti di farlo.

Provvisto che tu senta una vera affinità alla materia, sarà qualcosa che ti permetterà i vivere al meglio questi anni e, se ne hai desiderio, ti permetterà di spendere il tuo tempo ad aumentare le tue capacità in altri campi.

So che sembro propagandistico ma vorrei veramente che più persone facciano la mia esperienza e vivano una vita migliore in questo senso.

Ci penso anch'io molto spesso e sono giunto all'amara conclusione che sarebbe una follia per tre motivi:
1. Quello economico, naturalmente. Non serve dire quanto sia sconveniente. In Italia i famosi filosofi richiesti in azienda non esistono e all'estero comunque immagino che siano pochi. In genere bisogna lavorare come schiavetti e se si è fortunati scrivere sulle ultime pagine di qualche giornale di sinistra.
2. Conosco uno inserito nell'ambiente e dice che ciò che fa (scrivere appunto su giornali ecc.) non è un risultato dei suoi titoli accademici, bensì una questione di conoscenze come per tutti i mestieri di quel tipo, di contatti stretti prima ancora della laurea.
3. Questo è decisamente ciò che più mi convince a non scegliere di laurearmi in filosofia: odio così tanto il fatto che debba decidere qualcun altro per l'organizzazione e la sostanza stessa dello studio della filosofia che finirei per odiare anche la filosofia. Mi sento come Manlio Sgalambro quando dice che ha fatto giurisprudenza perché preferiva studiare filosofia da autodidatta senza le limitazioni imposte dal mondo accademico.
Poi forse sono troppo pessimista e influenzato dalla questione economica, però è sicuramente un rischio.

ti credo che hai una bella esperienza, prova a frequentare un'università vera

Non sono italiano quindi forse è impossibile (non so benissimo come funziona il vostro sistema universitario), ma hai pensato a fare una doppia laurea? Filosofia + qualcosa che non ti faccia schifo, ma allo stesso tempo possa essere utile economicamente?

uhm in Italia non si possono frequentare più tipi di università allo stesso tempo...se è a questo che ti riferisci

kekkai di gusto

qualcuno ha letto La scuola cattolica di Albinati?

bump

No, cos'è?

O LiberLiber o TntVillage, dipende, comunque finisco sempre per comprarli in edizione cartacea

Fai come un mio amico, studia filosofia però è ricco da fare schifo :^))

"Albinati scrive che «avere come modello Gesù non aiuta. Gesù è stato sempre il contrario di tutto». Albinati di Gesù non ama le contraddizioni: le rinunce che non sono rinunce, i funerali in cui si dice che i morti sono vivi, le malattie che sono doni, il fatto che se ti allontani da Dio lo stai cercando, il fatto che se sei povero in realtà sei ricco, etc. Questi insegnamenti che rovesciano la realtà, imparati negli anni di scuola cattolica, sono però penetrati nel suo modo di osservare la realtà. Nel restituire il contesto da cui si mossero, nel 1975, gli assassini del delitto del Circeo – evento che è il gorgo del libro – Albinati ribalta tutto. 6891513_1399154I bravi ragazzi di notte violentano minorenni, dietro la violenza c’è romanticismo: «Talvolta la violenza contro le donne è originata da questa miscela contraddittoria: brutalità e volgarità nei fatti espliciti, mentre in fondo al cuore esplode un selvaggio sentimentalismo pronto a tutto, persino a trasformare il culmine del romanticismo (“non posso vivere senza di te”) in una coltellata, o trenta»; «Fare le cose per scherzo è il modo più efficace per imparare a farle sul serio»; «si ha idea che i ragazzi siano ribelli, o almeno più ribelli degli adulti. Niente di più falso. La stragrande maggioranza dei ragazzi è superconformista»; «l’amore è la tomba del matrimonio». È così che un romanzo straordinario – uno dei migliori degli ultimi anni – stupisce sempre e pur essendo di 1300 pagine si legge come un libro di cinquanta."

lo consigliavano su rivistastudio inseme a un altro romanzo italiano che mi intriga moltissimo ovvero Dalle Rovine di Luciano Funetta

E SE TE CE BUMPASSI

Wat.

Grazie, BrignAnon

io sono inglese é anché io lo leggo piano il 'vecchio inglese'

secondo te fare filosofia è fattibile con un diploma di istituto tecnico o le lacune di base sarebbero troppe?

no ma preparati ad sentirti un ritardato
ma come mai vuoi fare filosofia con un diploma di tecnico?

scelte sbagliate

e come hai conosciuto/conosci filosofia?

Puoi benissimo farlo. Ti troverai semplicemente a non avere una fumosa base di storia della filosofia, cioè quello con cui uno studente del classico (esempio) esce dai cinque anni. Prendi un manuale se ti va, altrimenti leggi testi come ti pare, potrai rimediare le tue lacune all'università con corsi appositi (che sono comunque obbligatori).

Sì direi che sono d'accordo con , anzi raccomanderei vivamente un manuale o anche più di uno per fare qualche raffronto (usati si trovano a pochi soldi). Poi dovrai iniziare a leggere i testi, e dovrai un po' lasciarti guidare dalle letture che farai mano a mano. Se pò fà, sta' tranquillo

opinioni su Vitaliano Trevisan?

consigli su quali siano le sue opere migliori da leggere?

bhè serve almeno una conoscenza accettabile del latino e del greco.
puoi rimediare con dei corsi privati.
poi quando dici "studiare filosofia" intendi studiare storia della filosofia per la quale, al pari di storia dell'arte ecc., serve quasi esclusivamente buona memoria.
considera che un mio amico, conseguita la maturità presso uno scientifico, adesso studia filologia della letteratura...classica, mi pare...

pasta pasta carbonara bolognese

ultimo bump