>mfw monolinguals can't even grasp the beauty of these verses

Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!

Tant' è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,
dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte.

Io non so ben ridir com' i' v'intrai,
tant' era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.

What if they are Spanish monolinguals, idiot

MFW retards who picked spanish instead of based french cannot comprehend this:

L'esprit


Éternelles Ondines,
Divisez l’eau fine.
Vénus, soeur de l’azur,
Émeus le flot pur.
Juifs errants de Norwège
Dites-moi la neige.
Anciens exilés chers
Dites-moi la mer.

Moi - Non, plus ces boissons pures,
Ces fleurs d’eau pour verres ;
Légendes ni figures
Ne me désaltèrent ;
Chansonnier, ta filleule
C’est ma soif si folle
Hydre intime, sans gueules
Qui mine et désole.

Rimbaud

you guys can't be serious

Vous tois

I can't tell who is trolling whom.

pizza pizza

Speaking of which, anyone tries that Xtra cheese+pepperoni pizza from Little Caesar's™ for only 6 dollars? What are your thoughts if I may be so bold?

This is why translations exist, stupido.

I don't speak Spanish. Can you translate?

Ah yes, translations that perfectly convey what Dante was trying to say in italian can be perfectly translated to other languages

>we were just pretending

wops are dumb throw rocks at them

>เริ่มต้นกับชาวกรีก

Monolinguals blown out.

>French
>Italian
>Literally the worst Romance languages

Me parece que lo veo
con su poncho calamaco-
después de echar un buen taco
Ansí principiaba a hablar:
"Jamás llegués a parar
Ande veas perros flacos".

"El primer cuidao del hombre
es defender el pellejo-
Llevate de mi consejo,
Fijate bien lo que hablo:
El diablo sabe por diablo
Pero más sabe por viejo".

"Hacete amigo del Juez
-No le dés de qué quejarse;-
Y cuando quiera enojarse
Vos te debés encojer,
Pues siempre es güeno tener
Palenque ande ir a rascarse".

"Si buscás vivir tranquilo
Dedicate a solteriar-
Mas si te querés casar,
Con esta alvertencia sea,
Que es muy difícil guardar
Prenda que otros codicean".

"Los que no saben guardar
Son pobres aunque trabajen-
Nunca por más que se atajen
Se librarán del cimbrón.-
Al que nace barrigón
Es al ñudo que lo fajen".

L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà.

Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare.

Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho rassegnato oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica sociale nel gruppo che ho fondato. Rinuncio dunque al mio ruolo di editore e di imprenditore per mettere la mia esperienza e tutto il mio impegno a disposizione di una battaglia in cui credo con assoluta convinzione e con la più grande fermezza.

So quel che non voglio e, insieme con i molti italiani che mi hanno dato la loro fiducia in tutti questi anni, so anche quel che voglio. E ho anche la ragionevole speranza di riuscire a realizzarlo, in sincera e leale alleanza con tutte le forze liberali e democratiche che sentono il dovere civile di offrire al Paese una alternativa credibile al governo delle sinistre e dei comunisti.

IL DOCUMENTO
"L'Italia è il paese che amo"
La discesa in campo sul video

Silvio Berlusconi

Sorriso impostato, nella luce vagamente soffusa. Alle spalle, una libreria e la foto di famiglia. Un set attentamente studiato. E' il 26 gennaio del 1994. Silvio Berlusconi registra il discorso con cui annuncia il suo ingresso in politica. Eccolo.

"L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà.

Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi della cosa pubblica perché non voglio vivere in un Paese illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato politicamente ed economicamente fallimentare.

Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho rassegnato oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica sociale nel gruppo che ho fondato. Rinuncio dunque al mio ruolo di editore e di imprenditore per mettere la mia esperienza e tutto il mio impegno a disposizione di una battaglia in cui credo con assoluta convinzione e con la più grande fermezza.

So quel che non voglio e, insieme con i molti italiani che mi hanno dato la loro fiducia in tutti questi anni, so anche quel che voglio. E ho anche la ragionevole speranza di riuscire a realizzarlo, in sincera e leale alleanza con tutte le forze liberali e democratiche che sentono il dovere civile di offrire al Paese una alternativa credibile al governo delle sinistre e dei comunisti.

La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L'autoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e dal sistema di finanziamento illegale dei partiti, lascia il Paese impreparato e incerto nel momento difficile del rinnovamento e del passaggio a una nuova Repubblica. Mai come in questo momento l'Italia, che giustamente diffida di profeti e salvatori, ha bisogno di persone con la testa sulle spalle e di esperienza consolidata, creative ed innovative, capaci di darle una mano, di far funzionare lo Stato.

Il movimento referendario ha condotto alla scelta popolare di un nuovo sistema di elezione del Parlamento. Ma affinché il nuovo sistema funzioni, è indispensabile che al cartello delle sinistre si opponga, un polo delle libertà che sia capace di attrarre a sé il meglio di un Paese pulito, ragionevole, moderno.

Di questo polo delle libertà dovranno far parte tutte le forze che si richiamano ai principi fondamentali delle democrazie occidentali, a partire da quel mondo cattolico che ha generosamente contribuito all'ultimo cinquantennio della nostra storia unitaria. L'importante è saper proporre anche ai cittadini italiani gli stessi obiettivi e gli stessi valori che hanno fin qui consentito lo sviluppo delle libertà in tutte le grandi democrazie occidentali.

Quegli obiettivi e quei valori che invece non hanno mai trovato piena cittadinanza in nessuno dei Paesi governati dai vecchi apparati comunisti, per quanto riverniciati e riciclati. Né si vede come a questa regola elementare potrebbe fare eccezione proprio l'Italia. Gli orfani i e i nostalgici del comunismo, infatti, non sono soltanto impreparati al governo del Paese. Portano con sé anche un retaggio ideologico che stride e fa a pugni con le esigenze di una amministrazione pubblica che voglia essere liberale in politica e liberista in economia.

Le nostre sinistre pretendono di essere cambiate. Dicono di essere diventate liberaldemocratiche. Ma non è vero. I loro uomini sono sempre gli stessi, la loro mentalità, la loro cultura, i loro più profondi convincimenti, i loro comportamenti sono rimasti gli stessi. Non credono nel mercato, non credono nell'iniziativa privata, non credono nel profitto, non credono nell'individuo. Non credono che il mondo possa migliorare attraverso l'apporto libero di tante persone tutte diverse l'una dall'altra. Non sono cambiati. Ascoltateli parlare, guardate i loro telegiornali pagati dallo Stato, leggete la loro stampa. Non credono più in niente. Vorrebbero trasformare il Paese in una piazza urlante, che grida, che inveisce, che condanna.

Per questo siamo costretti a contrapporci a loro. Perché noi crediamo nell'individuo, nella famiglia, nell'impresa, nella competizione, nello sviluppo, nell'efficienza, nel mercato libero e nella solidarietà, figlia della giustizia e della libertà.

Se ho deciso di scendere in campo con un nuovo movimento, e se ora chiedo di scendere in campo anche a voi, a tutti voi - ora, subito, prima che sia troppo tardi - è perché sogno, a occhi bene aperti, una società libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell'invidia sociale e dell'odio di classe stiano la generosità, la dedizione, la solidarietà, l'amore per il lavoro, la tolleranza e il rispetto per la vita.

Il movimento politico che vi propongo si chiama, non a caso, Forza Italia. Ciò che vogliamo farne è una libera organizzazione di elettrici e di elettori di tipo totalmente nuovo: non l'ennesimo partito o l'ennesima fazione che nascono per dividere, ma una forza che nasce invece con l'obiettivo opposto; quello di unire, per dare finalmente all'Italia una maggioranza e un governo all'altezza delle esigenze più profondamente sentite dalla gente comune.

Ciò che vogliamo offrire agli italiani è una forza politica fatta di uomini totalmente nuovi. Ciò che vogliamo offrire alla nazione è un programma di governo fatto solo di impegni concreti e comprensibili. Noi vogliamo rinnovare la società italiana, noi vogliamo dare sostegno e fiducia a chi crea occupazione e benessere, noi vogliamo accettare e vincere le grandi sfide produttive e tecnologiche dell'Europa e del mondo moderno. Noi vogliamo offrire spazio a chiunque ha voglia di fare e di costruire il proprio futuro, al Nord come al Sud vogliamo un governo e una maggioranza parlamentare che sappiano dare adeguata dignità al nucleo originario di ogni società, alla famiglia, che sappiano rispettare ogni fede e che suscitino ragionevoli speranze per chi è più debole, per chi cerca lavoro, per chi ha bisogno di cure, per chi, dopo una vita operosa, ha diritto di vivere in serenità. Un governo e una maggioranza che portino più attenzione e rispetto all'ambiente, che sappiano opporsi con la massima determinazione alla criminalità, alla corruzione, alla droga. Che sappiano garantire ai cittadini più sicurezza, più ordine e più efficienza.

La storia d'Italia è ad una svolta. Da imprenditore, da cittadino e ora da cittadino che scende in campo, senza nessuna timidezza ma con la determinazione e la serenità che la vita mi ha insegnato, vi dico che è possibile farla finita con una politica di chiacchiere incomprensibili, di stupide baruffe e di politica senza mestiere. Vi dico che è possibile realizzare insieme un grande sogno: quello di un'Italia più giusta, più generosa verso chi ha bisogno più prospera e serena più moderna ed efficiente protagonista in Europa e nel mondo.

Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli, un nuovo miracolo italiano.

French, spanish, italian etc...
Are just dialects of each other.

What exactly happens at a bunga bunga party?

If Italian, French, or Spanish is your first language is it fairly easy to understand either of the other two?

As the retarded Rimbaud poster, yes. Any latin language is easy ton understand when you know one. Similar to what said.

What does that say about Jews in Norway?

>mfw monolinguals can't even grasp the beauty of these verses

Iba con mi coche por la nacional
De golpe aparece una nave espacial
Un platillo volante con luces y con puertas
Que parecía un casino de aquellos de Las Vegas
Bajan los marcianos con la bragueta abierta
Con cara de marranos y la cosa muy tiesa
Y yo empecé a correr hasta un bosque cercano
Intentano proteger la decencia de mi ano

Putos!
Los putos!
Los putos traterrestres!
Los putos!
Los putos!
Los putos traterrestres!
Putos traterrestres!
No quieren violar!
Y si nos descuidamos por culo nos van a dar!

Putos traterrestres corrían como locos
Sus rabos fluorescentes brillaban como focos
Oculto tras un arbol yo estaba acojonao
Si estos tíos me pillan me dejan rebentao
Entonces me atacaron con un rayo muy raro
Que me dejó en el suelo medio paralizado
Estaba acorralao y atado en un tronco
Con el culo preparado para entrarme hasta el fondo

Putos!
Los putos!
Los putos traterrestres!
Los putos!
Los putos!
Los putos traterrestres!
Putos traterrestres!
No quieren violar!
Y si nos descuidamos por culo nos van a dar!

Tonces apareció una inocente pastorcilla
Con un montón de ovejas y un buen par de tetillas
Lo que allí ocurrió yo no lo puedo contar
Pues no quedó un borrego que estubiera sin follar
Pero la pastorcilla que bien se lo pasó
Le echaron treinta polvos y en todos disfrutó
Aproveché pa huir de vuelta hacia mi coche
Me puse a conducir hasta que acabó la noche

Putos!
Los putos!
Los putos traterrestres!
Los putos!
Los putos!
Los putos traterrestres!
Putos traterrestres!
No quieren violar!
Y si nos descuidamos por culo nos van a dar!

安くて外国のウィスキーと女の耳が好きだ。ところで、俺の猫が消えた。たぶんスパゲッティを作ってはいいか?

Monolinguals will never enjoy the true subtleties of Murakami

>mfw angl*s will never understand the musicality of this masterpiece

Hey amigos

Vamos vamos mi amor
Me gusta mucho tu sabor
No no no no tu corazón
Mucho mucho tu limón

Dame de tu fruta
Vamos mi amor
Te quiero puta
Te quiero puta
Ay que rico

Ay que rico un dos tres
Sí te deseo otra vez
Pero no no no tu corazón
Más más más de tu limón
Querido

Dame de tu fruta
Dame de tu fruta
Vamos mi amor
Te quiero puta
Te quiero puta
Ay que rico

Entre tus piernas voy a llorar
Feliz y triste voy a estar
Feliz y triste voy a estar

Más más más por favor
Más más más sí sí señor
Más más más por favor
Más más más sí sí señor

Más más más por favor
Más más más sí sí señor
Sí sí señor

Te quiero puta
Te quiero puta
Dámelo dámelo
Te quiero puta

Low quality trolling attempt

gaaaaaaaaay

rimbaud converted to islam?